a cura di Anna Pizzuti
Al Ministero dell’Interno Direzione Generale di P. S. Roma
Il sottoscritto E.***,
cittadino italiano, di razza ebraica, presentemente internato nel Campo
di Concentramento di Campagna (Salerno) si rivolge a cod. On. Ministero
esponendo e pregando quanto segue:
Lo scrivente il giorno 30/3/1941-XIX venne fermato al momento del mio
rientro nel Regno a Tarvisio ed in seguito accompagnato al Campo di
concentramento di Ferramonti, da dove fu trasferito a Lama dei Peligni
ed in seguito a Campagna dove tuttora risiede.
Essendo il sottoscritto (….) residente in Italia prima del 1919, non
seppe mai spiegarsi il motivo del suo internamento. Ciò tantopiù che il
suo comportamento politico è stato sempre impeccabile ed animato da alti
sentimenti patriottici. Nel anteguerra partecipò ai movimenti
irredentistici. Il fratello del sottoscritto, residente a Lucca e
fascista dalla fondazione era discriminato (….)
Al Ministero dell’Interno Direzione Generale di P. S. Roma
…. Lo scrivente e suo fratello A. furono internati rispettivamente in data 15 aprile 1941 e il 24 dicembre 1940. Essi convivevano, prima dell’internamento, a Milano (…) con la propria madre e la sorella maritata. La loro madre, R. **** nel gennaio 1939 ha fatto ricorso – in seguito alle note disposizioni di legge concernenti il soggiorno degli ebrei stranieri in Italia – affinchè le sia concesso di rimanere in Italia, dimostrando con adeguata documentazione che il domicilio della famiglia è stato sin dall’anno 1909 Merano e che quindi tutta la sua famiglia era residente in Italia da prima del 1919. Codesto Ministero, accogliendo tale ricorso ha autorizzato la nostra famiglia a risiedere in Italia (….)
On. Ministero dell’Interno – Roma
Il sottoscritto B.***,
internato qui colla moglie *** e colla bambina ***, si pregia di esporre
al Cod.On. Ministero quanto segue:
Il petente, gittadino jugo-slavo di nascita, già da ultimi undici anni
ha avuto la residenza fissa in provincia di Lubiana, prima a Cernomeli
nel distretto omonimo, e nel 1934 fino all’ultimo a Trebnje del
distretto Novo Mesto (….) Come si vede di tutto sovraesposto, il petente
insieme colla propria famiglia, avendo la loro stabile dimora in
provincia di Lubiana, sono stati internati per errore, e perciò il
sottoscritto si permette di fare rispettosa domanda al Cod. On.
Ministero, affinchè venga gentilmente revocato il provvedimento
d’internamento di lui e della propria famiglia, cosicchè possino
raggiungere la loro abituale residenza a Trebnje.(….)
Spett. DIREZIONE GENERALE
DI PUBBLICA SICUREZZA – ROMA
Nelle mani del sig. Direttore Generale
Io sottoscritta C. *** con la figlia *** di anni 6, internata sin dal 25 settembre 1940 XVIII residente a Milano, mi rivolgo a questa On. Direzione, con la seguente preghiera. (…) Gli avvenimenti degli ultimi anni, il mio internamento, ma soprattutto le incessanti malattie (…) mi hanno portato al limite della resistenza, tanto fisica come psichica (…) Considerando tutto questo ed anche il fatto che non mi sono mai occupata in qualsiasi modo di fatti di politica o simili, prego questa On. Direzione di rivedere la precedente disposizione di questa Direzione riguardante il mio internamento e pregovi di voler decidere per la mia completa liberazione.(….)