a cura di Anna Pizzuti
MINISTERO PER L’INTERNO DIREZIONE GENERALE DI PUBBLICA
SICUREZZA – ROMA
I sottoscritti profughi ebrei O. ***, cittadino ex jugoslavo e la sua
consorte *** vengono a pregare l’Onorevole ministero quanto segue:Il nostro
figlio V. *** si trova internato con la sua consorte *** nel Campo di
Concentramento a Ferramonti di Tarsia, Provincia di Cosenza Cam.25/3 dal 24
gennaio 1942, perciò preghiamo umilmente l’Onorevole Ministero onde sarebbe
concesso l’internamento a noi genitori nel Campo di Concentramento a
Ferramonti di Tarsia, provincia, Cosenza ove si trova internato il nostro
suddetto figlio con la sua consorte. Residiamo ora a Porto Re dal 30.X1941 e
prima a Sussa dalla fine del mese di Luglio al 30 ottobre 1941. (…)
Onorevole Ministero dell’Interno – Direzione generale
di Pubblica Sicurezza
La sottoscritta F.***, ebrea, ex Jugoslava, internata di guerra a
Montiglio d’Asti, rivolge domanda a codesto on. Ministero allo scopo di
ottenere il permesso di trasferimento della famiglia dei propri cugini, ance
essi ex Jugoslavi ebrei, attualmente residenti a Zara i quali
desidererebbero ottenere il trasferimento possibilmente nella provincia de
Asti perché in condizioni precarie di salute essendo tutti affetti da
malaria. (…)
Onorevole Ministero dell’Interno – Direzione generale
di Pubblica Sicurezza
Io sottoscritta V. *** ***, Internata Civile di Guerra ad Alba/Cuneo/mi
rivolgo a codesto l’onorevole Ministero pregando di voler concedermi che mio
fratello *** *** e sua nipote *** *** tutti e due da
Zagabria/Croazia/attualmente in campo di concentramento a Porto Rè/Zona
occupata dagli Italiani/,possono esser trasferiti ad Alba per poter
coabitare con me. (…)
Onorevole Ministero
dell’Interno – Sezione campi di concentramento Roma
Io sottoscritto A.*** vivo colla mia famiglia, consistente di moglie
*** e figlia ***, dal mese di agosto quale profughi a Vale Drazice, Comune
di Jelenie, provincia di Carnaro. Costretti ad emigrare da Croazia in
seguito alle persecuzioni politiche contro gli appartenenti alla razza
ebbraica, ci siamo stabiliti temporaneamente qui per salvare null’altro che
la vita. Profughi politici che siamo, osiamo credere di trovare asilo
nell’Italia noto ed autentico baluardo della giustizia e dell’umanità.
Preghiamo perciò ci sia concesso il permesso di stabile dimora in qualsiasi
luogo del Regno sia pure qui dove provvisoriamente ci siamo stabiliti. Siamo
anzi disposti ad assoggettarci alla vita dura d’un campo di concentramento
se questo apparrebbe oportuno alle autorità (….)
Onorevole Ministero dell’Interno – Direzione generale
di Pubblica Sicurezza
Io sottoscritto G.***, Internato Civile di
Guerra, attualmente internato colla famiglia a Mareno di Piave (prov.
Treviso) si rivolge con seguente domanda a codesto On. Ministero di
concedere il trasferimento della mia fglia *** *** quale si trova in Campo
Intarnamento N.° 3 Ragusa – Lopud – Dalmazia a Mareno di Piave (prov.
Treviso) (….)
Al Reg. Ministero dell’Interno – Roma
Io W. *** di religione ebraica ora Internato civile
ad Aprica, provincia Sondrio prego che mi sia accordato il sussidio statale.
Sono sfugito 4 anni fa da Vienna, ho vissuto ultimamente a Draganici/Croatia/
e sono traslocato il 15.luglio 1941 col permesso del Reg. Comando Civile e
dal Comando Militare provincia rio da Karlovac a Sussa dove arrivo il
19.luglio 1941 e mi presento subito al Reg. Comando Civile. Nel mese di
dicembre 1941 ho fatto la domanda per essere ammesso in confino libero in
Italia dichiarando, nel corso dell’interrogamento presso la Reg. Questura a
Sussa che sono in possesso di 11000_ lire di modo che sono in condizione di
sostenermi da me stesso; ma che di fato non era vero. Ho fato questa falsa
dichiarazione perché sapevo che altri nella mia stessa situazione
dichiarando di essere senza mezzi sono stati riaccompagnati al confine
Croato. Prego umilmente che mi venga perdonato questa mia mancanza (…)
Onorevole Ministero
dell’Interno – Direzione generale di P. S. - Roma
Io sottoscritta E.***, apolide, residente a Torino, faccio con la
presente rispettosa domanda a cot. On. Ministero di essere internata insieme
a mia figlia ***, in un comune del regno. (....) gli ultimi bombardamenti di
Torino mi hanno messo in stato di agitazione perchè, oltre a subire io
stessa i bombardamenti, ho dovuto da sola, senza poter avere l'assistenza di
un parente, tranquillizzare la mia bimba molto spaurita e ancora non
completamente calmata. Non avendo i mezzi necessari per trasferirmi in un
posto più tranquillo o nè la minima idea di dove potrei andare per
rimettermi anche solo un poco, la mia unica speranza consiste nel
ricongiungimento con mio marito (...) Imploro perciò cot. On. Ministero di
voler concedere a me ed alla mia figlia l'internamento in un comune (...)
dove voglia contemporaneamente trasferire anche mio marito *** attualmente
in campo di concentramento a Campagna (Salerno) (...)