Indice Premessa metodologica

ABSTRACT

La presente ricerca verte sull'attività dell'Organizzazione Internazionale dei Rifugiati (in inglese International Refugee Organization e in sigla IRO) e le sue fonti primarie sono i documenti conservati negli Archivi Arolsen che è possibile consultare in rete.
Il mandato di questa organizzazione, che operò dal 1946 al 1951 era quello di assistere e ricollocare i milioni di displaced persons, cioè tutte le persone che in seguito alle azioni dei regimi nazifascisti sono state deportate dal paese di cui avevano la nazionalità o nel quale avevano la residenza abituale o che sono state obbligate a lasciarlo, quelle persone che sono state costrette al lavoro obbligatorio e che sono state deportate a causa della loro razza, religione o delle loro opinioni politiche1 erano ancora presenti nei campi di accoglienza istituiti in Germania, Austria e Italia. Nei mesi successivi alla fine della guerra, per essi erano state organizzate massicce operazioni di assistenza gestite, in una fase iniziale, dalle stesse forze armate alleate tramite organismi appositamente creati e, successivamente dall'UNRRA2 che si occupò anche del loro rimpatrio, coadiuvata in questa attività dal supporto logistico delle forze armate.
A differenza di quanto accadde per i cittadini dell'Unione Sovietica, rimpatriati per primi e senza possibilità di opporsi, per gli altri, provenienti in grande maggioranza dai paesi dell'Europa centro orientale, il rimpatrio si rivelò ben presto quasi del tutto improponibile, come verrà evidenziato dai documenti dell'Italia mission dell'UNRRA che si è ritenuto utile recuperare, per chiarire il motivo che portò l'Onu a favorire la nascita dell'I.R.O. La nuova organizzazione, infatti, creata su mandato internazionale, si impegnò soprattutto a perseguire il ricollocamento delle displaced persons nel maggior numero possibile di nazioni e in base a ben precisi accordi, affrontando soprattutto il problema delle quote molto basse che i governi imponevano per limitare l'afflusso degli immigrati.
Ad opporsi al rimpatrio erano soprattutto le displaced persons ebree, che erano sopravvissute ai lager o scampate alla deportazione, la maggior parte delle quali desiderava abbandonare per sempre l'Europa. Ed è di esse - e del modo in cui prima l'UNRRA, attraverso la specifica Displaced persons Division e poi l'IRO rispondono alle loro esigenze che questa ricerca si occupa - indagando le modalità organizzative e di intervento in Italia, la nazione che assunse un ruolo centrale nell'emigrazione ebraica dall'Europa per la sua posizione geografica e per la politica di accoglienza che, pur tra diverse ambiguità, caratterizzò il suo governo tra il 1945 e il 1948.
Una attenzione particolare è stata dedicata agli Atti Costitutivi dell'IRO, contenenti i principi ai quali essa si doveva attenere e le modalità con le quali avrebbe dovuto operare, per poi passare ad esaminare la sua azione concreta, ricostruita attraverso i documenti conservati nei fascicoli personali dei richiedenti assistenza, dai quali sono stati ricavati tutti i nomi delle displaced persons ebree presenti in Italia nel momento in cui l'IRO inizia la propria azione.
Dai documenti che i fascicoli conservano sono stati ricavati due database contenenti i dati anagrafici degli intestatari ed ulteriori informazioni riguardanti Il loro rapporto con l'Organizzazione, a partire dal 1946, quando viene istituita la Commissione Preparatoria dell'I.R.O. (in sigla PCIRO) che ne precedette la piena operatività.
Il primo, in continuità con le tematiche trattate nel sito, riguarda gli ebrei stranieri ex internati in Italia o provenienti dai campi gestiti dagli italiani in Dalmazia e nella Provincia del Carnaro che, dopo l'armistizio raggiunsero l'Italia meridionale e che erano ancora presenti in Italia al momento dell'entrata in funzione dell'I.R.O. mentre il secondo riguarda gli ebrei stranieri che in Italia affluirono a partire dai mesi immediatamente successivi alla fine della guerra.
Grazie ai dati che da essi si estraggono è possibile mettere a confronto le varie tipologie di assistenza che l'Organizzazione offriva con le aspettative di coloro che ad essa si rivolgevano e ricavare - per quanto le informazioni raccolte lo consentano - informazioni sugli esiti delle loro richieste.
Le riflessioni sui dati sono completate da ricostruzioni di storie esemplari, tratte dai Questionnaires, ovvero le interviste rese dai richiedenti assistenza ai funzionari dell'Organizzazione. Sono queste, soprattutto, a ricordarci che, dietro gli elenchi e i numeri, c'erano persone che avevano attraversato e subito persecuzioni e sofferenze. Il lavoro, in conclusione, si presenta come un contributo alle importanti ricerche già svolte sulla storia delle displaced persons ebree in Italia, ma anche con la prospettiva che vengano riprese ed affrontate le questioni che in esso restano aperte.

Avvertenze
1) UTILIZZO DEI DATABASE: digitando il nome ed il cognome separati dalla virgola della persona della quale si cercano notizie nella pagina degli Arolsen Archives cui si accede dai link che si trovano agli inizi della premessa metodologica, si potrà accedere direttamente al suo fascicolo; nel database i nomi sono stati inseriti con la grafia usata nel sito, ma possono essere stati compiuti errori, quindi sarà necessario eseguire delle prove, come, ad esempio, digitando solo il cognome o anche solo parte di esso, per poi cercare, nell'elenco, la persona che interessa.
2) UTILIZZO DEI LINK DI CITAZIONE DOCUMENTI UNRRA PRESENTI NELLE NOTE: i documenti UNRRA presenti nel testo sono tratti da file pdf che si scaricano dall'apposita sezione dell'archivio on line delle Nazioni Unite; ciascuno di questi file questi file contiene il contenuto di tutta la cartella nella quale il singolo documento citato è contenuto; si è ritenuto utile rendere accessibili i documenti contenuti in tutta la cartella per favorire ampliamenti, approfondimenti e anche correzioni di possibili errori di interpretazione presenti nella ricerca; nei file pdf i documenti sono disposti in ordine cronologico inverso, dalla data più recente andando all'indietro: per cercare il documento citato, basta scorrere il file seguendo le date che, nel testo, sono sempre citate.


1 La definizione è mutuata dagli Atti Costitutivi dell'Organizzazione
2 Sigla dell'United Nations Relief and Rehabilitation Administration, ovvero l'Amministrazione delle Nazioni Unite per i soccorsi e la ricostruzione

Indice Premessa metodologica