a cura di Anna Pizzuti
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Nella "provincia di Lubiana" risiedevano 45 ebrei nativi del luogo i quali, nelle prime settimane dell'annessione non vennero considerati "ebrei stranieri" e quindi non sottoposti alla normativa fascista riguardante l'internamento. Inoltre il numero dei profughi che erano giunti nella città era inferiore rispetto alla provincia di Fiume ed alla Dalmazia, pur raggiungendo, secondo alcune stime, il consistente numero di 1500.
Fu la Delasem, la cui attività nella zona non era stata ostacolata, a proporre l'internamento in Italia. I trasferimenti iniziarono già a fine luglio del 1941 e proseguirono ad intervalli regolari anche nei mesi successivi. In un primo momento i profughi vennero inviati soprattutto a Ferramonti, ma in seguito furono destinati quasi senza eccezioni all'internamento libero nei comuni.
In base a quanto si può evincere da una comunicazione inviata dall'Alto commissario per la provincia di Lubiana al Ministero dell'interno, datata 10 settembre 1941, l'internamento riguardò tutti gli ebrei presenti a Lubiana, divisi come segue:
Storia della famiglia Weiss
Dal database: elenco degli internati provenienti da Lubiana.
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